Caterina d’Alessandria nacque probabilmente nel 287, da una famiglia nobile di Alessandria d’Egitto, in cui ebbe modo di formarsi una cultura nelle arti liberali. Secondo la tradizione si convertì al Cristianesimo dopo aver avuto una visione della Madonna che le metteva al dito un anello come sposa di Cristo. Fu una donna molto coraggiosa che morì pur di non rinnegare la fede in Cristo.

La leggenda racconta che l’imperatore Massenzio, recatosi ad Alessandria, ordinò a tutti i sudditi di fare sacrifici agli dei, ma Caterina si rifiutò e si recò al tempio per incoraggiare i sudditi alla resistenza. Arrestata, fu condotta alla presenza all’imperatore che, per convincerla a rinnegare la fede cristiana, la pose a confronto con filosofi e retori, i quali, invece, ascoltandola, si convertirono. Massenzio tentò di persuaderla a sposarlo, ma Caterina rifiutò, dichiarandosi sposa di Cristo.

L’imperatore la condannò a morire sulla ruota, uno strumento di tortura che frantumava le ossa delle vittime, ma la ruota si ruppe. Fu decapitata il 25 novembre del 305 e il suo corpo fu trasportato dagli angeli sul monte Sinai.

In Occidente il suo culto risale all’VIII secolo e si diffuse soprattutto nel basso Medioevo. Nell’iconografia sono molto presenti sia il martirio, simboleggiato dalla ruota e dalla spada, sia l’infanzia e il matrimonio mistico.

Per una singolare coincidenza, nella stessa giornata in cui la cristianità ricorda questa giovane donna martirizzata per avere osato sfidare un imperatore, si celebra la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, istituita dall’O.N.U. il 17 dicembre 1999 con la risoluzione 54/134 in cui si legge che per “violenza contro le donne” si intende “qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvengano nella vita pubblica che in quella privata”.

Fu scelta la data del 25 novembre per ricordare l’uccisione nella Repubblica Dominicana di tre attiviste politiche, le sorelle Mirabal (Patria, Minerva e Maria Teresa), successivamente chiamate anche Las Mariposas, per ordine del dittatore Rafael Leónidas Trujillo, avvenuta il 25 novembre 1960.

Nell’immagine particolare della tela “Lo Sposalizio mistico di Santa Caterina con i SS Pietro, Paolo, Giovanni Battista e Nicola da Tolentino”, sec. XVII, Chiesa di Santa Caterina di Vallo di Nera (PG), tratto da https://www.iluoghidelsilenzio.it/