“Secondo un’antica tradizione, la casa in cui la Madonna visse, a Nazaret, la medesima in cui avvenne l’Annunciazione e si compì il mistero dell’Incarnazione, venne trasportata dagli angeli a Loreto. La tradizione popolare umbra e marchigiana celebra questa festa col nome di “La Venuta”.
Fin dagli inizi del Cristianesimo, la pietà popolare venerava, a Nazaret, la piccola casa dove Maria visse assieme al suo sposo Giuseppe avendola trasformata in una cappella con un altare munito di una croce di legno recante l’immagine della Vergine e di una statua della medesima, in legno di cedro, che sarebbe stata scolpita dall’Evangelista Luca. Caduta la Palestina sotto il dominio musulmano, narra la tradizione, per evitare che quel santo luogo venisse profanato, il 10 di dicembre del 1291 gli angeli trasportarono in volo la Santa Casa e la portarono nell’Illiria, tra Tersatto e Fiume.
Non avendo incontrato il dovuto fervore da parte della popolazione locale, gli angeli sollevarono di nuovo la Santa Casa e la trasportarono fino a Recanati, nelle Marche, depositandola in un bosco di proprietà di una nobile del luogo, di nome Loreta. I briganti, approfittando della fitta vegetazione dell’antico bosco, assaltavano i pellegrini che, numerosi, occorrevano al luogo.
Gli angeli, allora, provvidero a effettuare una terza traslazione depositando la Santa Casa, priva delle fondamenta, nel luogo dove oggi si trova. Era il 10 dicembre del 1294. […]
In occasione dell’Anno Santo del 1300, folle di pellegrini si recarono a Loreto e, da allora, il prestigio della Santa Casa si diffuse in tutto il mondo cristiano. Papa Nicola V fece fortificare Loreto per difenderla dagli assalti dei pirati, attratti dalle ingenti ricchezze stipate nel santuario ( vi si conserva una veste, dono di una regina di Spagna, costellata da circa quattromila diamanti). Papa Pio II, quand’era ancora cardinale, si recò a Loreto e lì fu guarito dalla peste. In quell’occasione, oltre al miracolo della guarigione, gli fu pronosticato in visione che sarebbe stato eletto come successore di Pietro. E così avvenne nel 1464. Pio II fece erigere una magnifica basilica affidandone il progetto al Bramante. I lavori furono conclusi durante il pontificato di Giulio II. Successivamente, venne ordinata e abbellire da Leone X e Clemente VII.” (Mario Polia, “TRA CIELO E TERRA. Religione e magia nel mondo rurale della Valnerina. Volume II Il Ciclo dei mesi”, Edicit, Foligno, 2009, p.293-294).
La notte tra il 9 e il 10 dicembre in tutta la Valnerina è ancora diffusa la tradizione di accendere dei falò per illuminare il tragitto della Santa Casa.