In occasione dell’80° anniversario della Liberazione d’Italia, che si celebrerà il prossimo 25 aprile, l’Associazione Cittadinanzattiva Umbria APS, in collaborazione con l’Istituto Omnicomprensivo “Beato Simone Fidati” di Cascia, con i patrocini del Comune di Cascia e dell’A.N.P.I. Provinciale Perugia, ha organizzato a Cascia il convegno “Resistenza, memoria e impegno per il futuro. L’eredità della Zona Libera di Cascia e Norcia”. Il CEDRAV ha accettato con molto piacere l’invito a partecipare all’evento, nato con lo scopo di richiamare l’attenzione su un pezzo di storia di Cascia e dei comuni limitrofi sconosciuto ai più, evidenziando il contributo che i partigiani e la popolazione di questi territori fornirono alla costruzione della democrazia e all’affermazione della libertà nella nostra nazione.
All’incontro, coordinato da Anna Rita Cosso, presidente nazionale dell’Associazione Cittadinanzattiva APS, ha partecipato anche la Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria, Sarah Bistocchi, che ha voluto affermare con forza come la Resistenza appartenga a tutti, perché tra i partigiani vi furono uomini e donne con ideologie politiche diverse, che seppero superare le differenze per combattere uniti contro il nazifascismo. Il Vicesindaco Marco Emili ha ringraziato tutti gli organizzatori e i presenti, sottolineando l’importanza di eventi simili che, partendo proprio dalla riscoperta della storia locale, riescono a far comprendere meglio il significato di alcune pagine fondamentali della storia nazionale, come appunto quella della Resistenza. Il Vicepreside Novello ha invitato i ragazzi e le ragazze presenti a riflettere sulla necessità di conservare e tramandare la memoria del passato, mentre la prof.ssa Maria Emili, referente per l’Educazione civica della Scuola secondaria di I grado di Cascia e promotrice dell’evento, ha concluso il suo intervento sottolineando come le storie dei protagonisti della Resistenza debbano continuare ad essere un esempio per noi tutti, esortandoci a non rimanere spettatori passivi, bensì ad operare da cittadini e cittadine consapevoli e attivi, pronti a contribuire alla costruzione di una società più giusta e solidale attraverso l’impegno personale e associativo.
Lo storico Angelo Bitti, professore di materie letterarie alla scuola secondaria di secondo grado e dottore di ricerca in storia contemporanea all’Università della Tuscia, ha approfondito le vicende della Resistenza, con particolare riferimento alla realtà della Valnerina. Molto toccanti, infine, le testimonianze che si sono susseguite nel corso dell’incontro. Gaetana Magrelli (figlia di Paride Magrelli (fotografo e pittore che documentò i partigiani di Cascia del 1943–1944), ha narrato la storia della sua famiglia, in particolare dello zio Mario Magrelli, trucidato dai nazifascisti, e della zia Maddalena Magrelli, sottolineando il ruolo che molte donne ebbero nella Resistenza, come staffette, combattenti, ma anche con il loro ruolo di cura nei confronti dei partigiani. Silvia Bartocci, segretaria della Proloco di Mucciafora (frazione del comune di Poggiodomo), ha raccontato la drammatica storia della rappresaglia compiuta dalle truppe tedesche a Mucciafora il 30 novembre 1943, in cui persero la vita 7 persone.
I racconti hanno suscitato molta emozione nel pubblico spingendo alcuni presenti ad intervenire e a condividere le storie vissute da alcuni dei loro familiari e conoscenti durante la Seconda guerra mondiale.



